Come affrontare oggi la Precarietà

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Instabile, temporaneo, incerto. In una parola: precario. Un aggettivo che non è più soltanto sinonimo di una condizione lavorativa priva di sicurezze economiche e contrattuali, ma che è diventato il simbolo di una nuova condizione fisica ed esistenziale. Quando si parla di crisi oggi non ci si riferisce più solo agli aspetti legati al mondo finanziario, si è in piena crisi anche dal punto di vista sociale e ancor più relazionale.

Cosa possiamo fare quindi? Impossibile trovare una ricetta generale, ma l’imperativo sembra essere uno solo: reagire. In questo momento rimanere passivi, significa rimanere schiacciati. Quello che possiamo fare è, prima di tutto, cercare di non vergognarci di pensare l’opposto di quanto pensa la maggior parte delle persone che ci circonda.

Abbiamo una personale capacità, quella del ragionamento, che ci impone, laddove non condividiamo uno stile sociale e relazione che va per la maggiore, di opporci ad essi in maniera combattiva e non sottraendoci, ed adeguandoci, come se fossimo dei vinti. La speranza, il seme del cambiamento, va ritrovata in sé, in ciascuno, nelle proprie energie e nelle proprie capacità, nel darsi da fare. Questo genera una sensazione di forza che aiuta a ritrovare l’umore giusto.

 Una delle chiavi di volta è riuscire ad attivarsi in una situazione che è molto diversa da prima. Ma per farlo non bisogna perdere la fiducia in se stessi. In più occorre riscoprire dei valori che, forse, negli ultimi anni si sono quasi completamente persi, come la correttezza e il rispetto degli altri. Infine, bisogna tornare a condividere i nostri problemi, le ansie o le paure con gli affetti più cari. È un modo per non sentirsi soli, per trovare un appoggio e, magari, per scovare soluzioni.

Bisogna entrare nell’ottica di un mondo che è completamente cambiato, per questo è necessario un cambio di mentalità. La flessibilità mentale può aiutare ad uscire da un circolo perverso in cui l’unica speranza è che si torni ai tempi andati, e che tutto, prima o poi, si risolva da sé. La sfida, invece, va affrontata a viso aperto, anche mettendosi in discussione con se stessi e con il mondo.

 Qualche piccolo accorgimento dal punto di vista dell’approccio mentale, può dare una mano a ritrovare il proprio equilibrio interiore:

  • Evitare di fare la vittima: le cose non vanno male solo a noi. Questo atteggiamento fa chiudere e deprimere, invece di cercare soluzioni.
  • Impegnarsi: le persone che valgono, alla fine, riescono ad avere successo nella vita così come nel lavoro. Continuare ad impegnarsi aumenta di gran lunga la possibilità che questo avvenga.
  • Imparare dai propri errori: non si deve aver paura di sbagliare. Conoscere i propri punti deboli può servire per rinforzarli e correggerli.
  • Valorizzare le proprie risorse: non ci si deve focalizzare solo sugli aspetti difficoltosi della propria vita. Pensare maggiormente alle proprie qualità e agli aspetti positivi del proprio vissuto.
  • Organizzare il pensiero in maniera positiva: vivere le emozioni di ogni momento e valorizzare al massimo le piccole conquiste quotidiane aiuta a rigenerarsi. Pensare solo alle preoccupazioni non aiuta.

Valorizzare le proprie qualità e metterci del proprio in ogni situazione è sicuramente l’elemento che fa la differenza oggi. Dinanzi al momento di instabilità sociale, l’imperativo quindi è reagire, e la speranza va trovata nelle proprie capacità.

 

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