Gioco minorile, qual è la situazione

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Il gioco d’azzardo è un settore che gode senza alcun dubbio di un ottimo stato di salute. A dirlo sono in particolar modo i numeri, le cifre e un trend che, nel 2023, ha visto soprattutto l’online e il virtuale farla da padrone, facendo segnare un incremento molto importante e notevole rispetto al 2022. Sono tantissime, dunque, le piattaforme che hanno visto crescere i clienti e i conti di gioco aperti. Insomma, i casinò online stanno comunque facendo da traino all’interno comparto. Un aumento che tra l’altro vede poggiarsi molto sulle scommesse sportive e su un aumento fisiologico avuto da agosto in poi, ossia da quando sono ripartite le stagioni e in campionati.

Va detto che questa tendenza può avere anche quella che viene chiamata l’altra faccia della medaglia. Un’altra faccia della medaglia che è rappresentata dal gioco minorile. Gioco minorile che, molto spesso, può divenire problematico. Un allarme è stato lanciato da tempo e, a spiegarlo nei dettagli, è stata Sabrina Molinaro, Dirigente di Ricerca del Laboratorio di Epidemiologia Sociale IFC-CNR. Quest’ultima ha spiegato la rinascita del gioco d’azzardo dopo la pandemia, sottolineando come questa crescita stia riguardando anche i minori. A preoccupare però, stando alle sue parole, sarebbero soprattutto quelli che sono i numeri. Difatti sono stati circa 120mila gli studenti con profilo di gioco problematico che sono stati stimati e registrati nel 2023. E circa la metà avevano meno di 18 anni. Dunque, il mondo del gioco d’azzardo sta conquistando, o forse ha già conquistato, i giovanissimi.

Ed è per questo che è nato il progetto La trappola dell’azzardo, ideato da BPER Banca e Avviso Pubblico. Un progetto che punta a sensibilizzare sui rischi di questa problematica, puntando sull’educazione finanziaria, sulla prevenzione e sulla legalità. L’obiettivo diventa anche quello di garantire la sicurezza e la salute della cittadinanza, cercando di limitare i rischi e la possibilità di incappare in una dipendenza patologica, soffermandosi soprattutto su quelli che sono i giocatori e gli utenti più giovani. D’altronde sono proprio le nuove generazioni a essere maggiormente esposte, essendo cresciute in una società digitalizzata e dove dominano tecnologia e virtualità

Un qualcosa che potrà essere considerato e analizzato quando si parlerà di una vera e propria riforma nazionale del settore, chiesta dagli stessi operatori, per avere maggiore chiarezza e meno suddivisione, data in particolar modo dall’esistenza di molteplici leggi regionali. Non resta che attendere che cosa succederà e come si muoverà il Governo, tenendo conto soprattutto anche di quelle che appaiono questioni leggermente più delicate e complesse. Ma, il fine di questo progetto, pare essere, seppur magar indirettamente, quello di portare a un intervento delle comunità e delle istituzioni.

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