Fortitudo Monteporzio, il responsabile del basket Costamagna: «Questo è l’anno zero per noi»

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SPORT – La Fortitudo Monteporzio ha ricreato grande entusiasmo attorno al centro sportivo “Raniero Colucci”. La disciplina sportiva più “premiata” dalla fiducia delle persone, in base al numero di tesseramenti, è la pallacanestro affidata al responsabile Claudio Costamagna che per anni è stato atleta di questa disciplina. «Siamo felici della risposta che ci ha già dato la gente – dice Costamagna – e dagli apprezzamenti che ci fanno i nostri piccoli atleti e i genitori su come portiamo avanti l’attività. Nel basket abbiamo praticamente ricominciato da zero, formando quattro gruppi che coinvolgono le fasce d’età dal 2001 al 2008». Nel settore basket è fondamentale la presenza dell’istruttore federale Lino Cupellini che l’anno scorso faceva parte della società della Virtus Roma Eurobasket. «Mi sono affiancato a lui per fare un po’ di tirocinio sul piano tecnico – sorride Costamagna – perché voglio cercare di prendere il tesserino anche io». Passando nello specifico dei gruppi, quello maggiore è rappresentato dall’Under 13. «Questi piccoli atleti faranno un campionato Uisp con il primario intento di fare gruppo, divertirsi e magari anche migliorare dal punto di vista tecnico e sportivo». Ma l’attuale base del settore basket della Fortitudo Monteporzio, nei progetti della polisportiva castellana, ha un ruolo fondamentale. «L’idea è quella di allargarci alle categorie superiori man mano che questi piccoli atleti cresceranno – dice Costamagna -. L’obiettivo a lungo termine è cercare di riformare una prima squadra composta principalmente da prodotti del vivaio. Ma al momento è bene concentrarsi sul lavoro da fare in questa stagione e non fare troppi voli pindarici». La prima uscita di scena ufficiale dei giovani cestisti della Fortitudo Monteporzio non è lontana. «Il 9 e 10 novembre affronteremo un torneo Uisp a Colonna con tre gruppi su quattro del nostro settore basket – spiega Costamagna – con l’esclusione dei soli 2007-08 che sono ancora troppo piccoli per vere e proprie partite. Lì potremo già capire come stanno andando le cose».

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