Anzio, sequestrati oltre 500 kg di pesce non tracciato e non conservato a norma

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CRONACA – Oltre 500 kg di pesce non a norma, privo di qualsivoglia documento di tracciabilità e proposto alla vendita, non conservato nel giusto modo è stato sequestrato nella tarda serata di ieri dalla Guardia Costiera di Anzio.

L’accertamento si è svolto lungo la banchina del porto di Anzio, il pesce sequestrato, però, era privo di ogni forma di documentazione che ne attestasse la provenienza, commercializzato da venditori ambulanti abusivi, molti dei quali – di origine nordafricana – irregolari sul territorio nazionale.

Il prodotto non tracciato e di ignota provenienza era proposto agli avventori, in cerca di prodotto ittico fresco ed a buon mercato, da parte di venditori abusivi che lo avrebbero immesso illegalmente sul mercato della “Mazzama” che tradizionalmente viene svolto dai pescatori lungo la banchina, in conformità a quanto previsto dalle norme.

Di recente la Capitaneria di Porto anziate aveva portato a termine anche una vasta operazione di sequestri di reti e tubi di pesca illegali, non censiti. Centinaia di attrezzi per la cattura dei polpi e altri pesci pregiati del mare di Anzio, con un ingente schieramento di mezzi navali, tra cui la nave “posizionatore” proveniente da Livorno e la presenza dei sub della Marina Militare di Genova e di Napoli.

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