Costi del tabagismo: le differenze di prezzo tra sigarette tradizionali ed e-cig

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Fumare è un’abitudine costosa, e di certo questa non rappresenta una novità. Non solo bisogna pagare le sigarette, ma anche i problemi di salute che provoca, come testimoniano i dati relativi alla sanità pubblica. Ma se ci fosse un’alternativa più economica? Le sigarette elettroniche stanno diventando sempre più popolari e offrono un’alternativa al classico tabacco, meno dispendiosa e meno gravosa per la salute. Diamo dunque un’occhiata alle differenze di costo tra le sigarette tradizionali e le cosiddette e-cig.

Quali sono in media i costi delle sigarette tradizionali?

Il prezzo di un pacchetto di sigarette varia a seconda del Paese, ma il costo medio è di circa 5-6 euro. Significa che i fumatori “seriali”, che non sembrano esser poi così pochi, possono letteralmente mandare in fumo centinaia di euro al mese. Stando ad un recente studio, un fumatore medio è in grado di consumare circa 250 pacchetti di sigarette all’anno, con una spesa che può superare anche i 1.200 euro; di recente, poi, è stata avanzata la proposta di alzare ulteriormente il prezzo del tabacco per ridurre il numero dei fumatori. Se si guarda sul lungo periodo, infatti, andando al di là dei danni alla salute, si scopre che la spesa in 30 anni di tabagismo può sfiorare i 40 mila euro.

Si tratta di cifre enormi, delle quali il fumatore comunque è spesso a conoscenza. Se invece valutiamo le sigarette elettroniche, si nota che l’investimento è molto più basso, intorno ai 7 euro a settimana (se si escludono i costi per l’acquisto del kit delle e-cig, che di solito gravitano intorno ai 100 euro). Per acquisire maggiori informazioni riguardo ai prezzi delle sigarette elettroniche è possibile consultare alcune pagine dedicate presenti sul web, così da avere degli esempi concreti, che consentiranno di applicare i giusti calcoli al singolo caso specifico. Naturalmente nel mercato delle e-cig i prezzi possono variare in base ad alcuni fattori, come la sigaretta elettronica acquistata, la tipologia di essenza e il consumo che se ne fa (ovvero la frequenza dello svapo).

I punti di forza delle e-cig rispetto alle sigarette classiche

Negli ultimi anni le sigarette elettroniche hanno guadagnato popolarità, ma quali sono i reali vantaggi delle e-cig? Per prima cosa, non contengono tabacco, in quanto consentono di vaporizzare un’essenza a base di acqua e di altri ingredienti come il glicole propilenico, la glicerina e gli aromi. Inoltre, le sigarette elettroniche non prevedono processi di combustione, quindi non producono fumo ma vapore: ciò significa che si annulla anche il problema del fumo passivo. In secondo luogo, queste sono capaci di non rilasciare cattivi odori, grazie alla vaporizzazione di essenze che possono avere profumi diversi.

Va anche detto, a seguire, che le sigarette elettroniche riducono i rischi legati alla comparsa di macchie sui denti e sulle unghie, e, tra le altre cose, possono essere usate anche in alcuni ambienti chiusi (se non è specificato il contrario tramite segnali o cartelli di divieto). Come se non bastasse già questo, rappresentano una buona soluzione per provare ad abbandonare il vizio del fumo e con esso il ricorso alle comuni sigarette, sebbene in tal caso sia sempre determinante la forza di volontà del fumatore. Infine, come detto, permettono di ottenere una buona dose di risparmio rispetto al tabacco.

 

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