In aumento i prezzi delle case in affitto: alcune cose da sapere prima di firmare il contratto

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La ripresa economica, accompagnata dall’inflazione che si sta notando in numerosi Paesi del mondo, ha permesso che molti prodotti diventassero più cari. Anche le spese relative alle utenze domestiche hanno subito un rincaro di 16 punti percentuali rispetto al 2020. Tutto questo ovviamente non ha risparmiato il settore immobiliare, poiché anche qui è possibile notare un aumento generalizzato dei prezzi relativi agli affitti.

La crescita dei prezzi degli affitti

Il prezzo delle case in affitto nel nostro Paese ha subito un incremento di quasi il 4% durante l’ultimo anno. Sul finire del terzo trimestre del 2021 il costo di un affitto in Italia ammontava approssimativamente ad 11,5 euro per metro quadrato, un numero di poco inferiore se paragonato alla fine di giugno dello stesso anno. Tuttavia, il mercato degli affitti sembra aver superato la crisi causata dalla pandemia, esaminando però i dati dei mercati finanziari possiamo trovare parecchi segni negativi. Dove vi era una crescita dell’offerta, causata dall’emergenza sanitaria; infatti, era possibile notare un ribasso dei prezzi.

Prendendo come esempio gli ultimi tre mesi, è ora osservabile una ripresa graduale dei valori, anche per quanto riguarda le maggiori città della penisola. Ciò è collegato direttamente al progressivo allentamento delle restrizioni dovute al Coronavirus. In Italia i rincari hanno toccato ben 57 città capoluogo, nelle quali possiamo trovare i prezzi di locazione aumentati rispetto al 2020, ma la loro crescita non ha coinvolto solamente le grandi città, bensì anche le provincie. Queste ultime hanno visto crescere i costi in ben 82 aree su un totale di 106. Ovviamente ciò ha avuto ripercussioni sulle quotazioni di intere regioni, poiché il rincaro non ha risparmiato queste aree più estese del territorio italiano, interessandone ben 15 su 20.

Cose da sapere prima di prendere casa in affitto

La poca esperienza nel settore immobiliare, specie se accompagnata da scelte frettolose, causa comunemente spiacevoli sorprese. Dato che le cosiddette “fregature” non mancano nemmeno nel mondo dei contratti di locazione, è bene fare attenzione e non firmare nulla con troppa leggerezza.
Prima di prendere un’abitazione in affitto è infatti necessario valutare diversi aspetti per non trovarsi a risolvere problemi successivamente. Prima di tutto, bisogna verificare in quale stato sia l’immobile, poiché qualsiasi difetto va comunicato al padrone di casa. Dopo aver visionato l’immobile e concordato il prezzo con il proprietario bisogna stabilire la durata del contratto, facendo attenzione a quali spese saranno già incluse nel canone mensile.

Spesso le spese condominiali e le utenze lo sono, ma non bisogna dare nulla per scontato, poiché in alcuni casi potrebbe essere necessario calcolarle a parte. Facendo riferimento alle utenze nominate poc’anzi, infatti è doveroso controllare che queste siano tutte funzionanti e nel caso procedere alle varie attivazioni o cambi di contratto. In tal senso, alcune guide online come quella di Wekiwi sulla voltura del gas, spiegano che qualora si decidesse di restare per un lungo periodo di tempo in un’abitazione, è possibile concordare con il proprietario dell’appartamento di intestare a proprio nome le bollette. Per quanto riguarda invece la durata del contratto di locazione, è buona norma sapere anticipatamente che questo nella sua forma più classica prevederà una durata di quattro anni, che potrà essere rinnovata per altrettanti.

 

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