Moria dei Kiwi del territorio, l’Aspal lancia l’allarme: “Perse quote di mercato importanti”.

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ATTUALITA’ – Riguardo alla moria delle piante di kiwi del nostro territorio giungono dati inquietanti, secondo la denuncia dei rappresentanti dell’Aspal (Associazione Produttori Agricoli del Lazio). Nel Lazio ci sono oltre 10.000 ettari coltivati tra quelli a polpa verde e quelli a polpa gialla.

Tra il 2017 fino ad agosto 2021 si sono persi circa 3000 ettari di kiwi per colpa della moria, con una perdita di produzione di oltre 500.000 quintali e con oltre cento milioni di euro di perdite a livello economico.

La Regione Lazio ha stanziato per il prossimo biennio quattro milioni di euro per sostenere gli agricoltori che hanno subito il danno economico, ma per i rappresentanti dell’Aspal sono una somma assolutamente irrisoria e ridicola, visto che per impiantare 1 ettaro di kiwi, protetto dalla rete anti-grandine si subisce un costo complessivo di oltre 40 mila euro per ettaro.

Considerando i quasi 3000 ettari perduti la spesa complessiva per ripartire, ammonta quindi a oltre cento milioni di euro di investimento. L’Aspal chiede che vengano messi a disposizione i fondi necessari e idonei, che vadano a finanziare il reimpianto degli ettari perduti, visto che al momento non c’e ancora nessuna cura a questa fitopatia, causata da tanti fattori e non solo da uno in particolare; altrimenti non solo si perderà reddito aziendale, ma si perderanno anche i mercati esteri, dove fino al 2017, l’Italia è stata leader nella produzione e nella qualità.

C’è da sottolineare che la Regione Lazio è stata anche la regione più produttiva in Europa, aggiungendo il fatto che a livello comunitario, la Regione Lazio è stata l’unica a fregiarsi di un marchio riconosciuto come l’Igp kiwi latino.

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