Aspal: “orgogliosi dei nostri primi dieci anni di attività”

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ATTUALITA’ – Si è tenuta regolarmente l’assemblea annuale dell’Aspal Lazio, presso la sala Velidance lo scorso mercoledì 4 dicembre. Quella di quest’anno non è stata un’assemblea qualunque, visto che sono esattamente dieci anni che è nata questa associazione.

Infatti l’assemblea è iniziata con un video in cui il direttivo dell’Aspal ha fatto vedere a tutti i presenti la nascita e la presentazione dell’associazione sempre al Velidance, con le varie interviste risalenti a dicembre 2009. Il presidente Stefano Giammatteo ha presentato dopo il video, la BCC DI ROMA, rappresentata dai vertici del consiglio di amministrazione della stessa, i quali hanno rinnovato la convenzione con l’ Aspal presentando ai present ,tutti i servizi vantaggiosi per gli agricoltori in materia di mutui per acquisto terreni, macchine agricole ed inoltre anche prestiti di conduzione annuali e sostegno alle aziende colpite da fitopatie e calamità naturali.

Dopo aver ascoltato la banca credito cooperativo di Roma, il presidente Giammatteo e il suo vice Piero Valeri hanno fatto un breve riassunto di tutte le iniziative più importanti, condotte dall’associazione in questi dieci anni a cominciare dalla battaglia contro l’inceneritore di Albano,insieme a tutto il coordinamento cittadino,conclusa positivamente con la vittoria al Tar del Lazio, alla fine del 2010.

Un’altra battaglia vittoriosa è stata quella contro l’estensione del parco dei castelli romani e quella contro la centrale biogas a Lazzaria, anche queste, condotta insieme ad un comitato cittadino molto combattivo e concreto,per non far realizzare questi progetti sul nostro territorio . Inoltre è stata ricordata la battaglia contro l’Imu agricola con manifestazione a maggio 2015 a Montecitorio e nel giugno 2015 presso il Tar del Lazio; quella contro Equitalia e il signoraggio bancario nel 2013 e 2014; la proposta di legge di una moratoria per i debiti degli agricoltori, fatta presentare nel 2011; le iniziative contro il cinipide del castagno e soprattutto la batteriosi del kiwi evidenziando i mancati indennizzi alle aziende colpite, con relativa manifestazione alla pisana, il 29 febbraio 2012, con centinaia di agricoltori; quella contro le negligenze di alcuni amministratori della cooperativa Coprovi, non facendo approvare un bilancio nel 2013, con svariati milioni di euro di perdite;quella relativa alla direttiva Bolkestein nel 2016 e nel 2017; quella contro le mancate pulizie dei canali della bonifica pontina,colmata addirittura con un incontro dal prefetto per ben due volte, grazie alle nostre iniziative, condotte insieme ad un gruppo nutrito di agricoltori dei tre bacini.

Il direttivo ha tenuto a precisare che ogni tipo di battaglia di quelle sopraelencate è stata condotta mai da soli ma sempre insieme ad altre realtà: associazioni, comitati, coordinamenti ecc. Infine il presidente, dopo aver dato la parola al sindaco di Velletri e al vice sindaco di Cisterna ed ai vari delegati all’agricoltura presenti in assemblea ha ricordato le varie convenzioni vantaggiose per tutti i propri associati, rinnovando l’impegno dell’ASPAL LAZIO a proseguire il proprio cammino per altri anni ancora, per salvaguardare tutti gli operatori del settore facendo riferimento alle rivendicazioni più urgenti: costo del lavoro sulla manodopera,crollo dei prezzi alla produzione, calamità naturali, fitopatie come la batteriosi e la moria delle piante sul kiwi, la cimice asiatica, mancata pulizia dei canali della bonifica pontina, tutela del territorio contro qualsiasi tipo di megaimpianto per il trattamento e la gestione dei rifiuti, l’eccessiva burocrazia in agricoltura.

Su tutte queste problematiche ed anche altre del passato,il presidente dell’ Aspal, ha lamentato però da un lato le inefficienze reiterate della politica di qualsiasi schieramento, a livello regionale, nazionale e soprattutto comunitario; ma dall’altro lato, anche l’eccessivo menefreghismo e individualismo di moltissimi agricoltori del nostro territorio,i quali non hanno ancora capito che queste caratteristiche sono una nostra debolezza e non una nostra forza; con la speranza che questa mentalità possa cambiare da qui in avanti,altrimenti sarà dura per ogni uno di noi, tenere in piedi le nostre aziende,in questo contesto economico sempre più globalizzato.

Comunicato stampa

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