Carabinieri seguono un segnale satellitare e scoprono un’officina di auto rubate

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CRONACA – I Carabinieri della Stazione Roma Tor Vergata hanno scoperto una centrale di riciclaggio di veicoli rubati allestita nello scantinato di una villetta privata alle porte della Capitale. A finire in manette sono stati due cugini, un 32enne romano e un 42enne originario di Brindisi, ma da tempo residente a Frascati, entrambi incensurati, con l’accusa di riciclaggio in concorso.

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I militari sono arrivati all’abitazione, nella zona della Borghesiana, seguendo il segnale GPS di un SUV BMW rubato nella serata di ieri a Ciampino. Grazie alle indicazioni fornite dal satellitare, i Carabinieri hanno sorpreso i cugini proprio mentre stavano smontando un costoso SUV Mercedes, risultato anche questo provento di un furto messo a segno nella zona di Monteverde, a Roma, lo scorso 19 gennaio.

Durante la perquisizione, i militari hanno rinvenuto una stanza, ricavata nello scantinato-officina, le cui pareti erano state interamente schermate per inibire i segnali di eventuali antifurti satellitari che consentono la localizzazione del mezzo. All’interno sono stati trovati anche dei sacchi contenenti 8 apparati satellitari che erano stati smontati da altrettanti veicoli.

I-locali-schermati-dove-operavano-gli-arrestati

Nei pressi della villetta, protetta da un poderoso impianto di videosorveglianza a circuito chiuso, i Carabinieri hanno rinvenuto altri veicoli senza targhe, su cui stanno eseguendo approfondite verifiche per risalire  alla provenienza, un secchio contenente targhe anteriori e posteriori di altri 3 veicoli provento di furti – tra cui quelle della BMW che ha consentito il ritrovamento della centrale di riciclaggio – e un furgone con targa polacca al cui interno erano stati stipati parti di carrozzeria e meccaniche di auto di grossa cilindrata.

Tutto il materiale è stato affidato in custodia giudiziale ad una ditta convenzionata mentre l’area dello scantinato e il piazzale sono stati sequestrati. I cugini riciclatori sono stati rinchiusi nel carcere di Velletri, dove rimangono a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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