Cisterna, abbattimento di olivi per nuovi kiwi: Chinatti chiede incontro in Regione

Google+ Pinterest LinkedIn Tumblr +

5657

POLITICA – Il kiwi ha risollevato le sorti dell’agricoltura locale ma il rischio per il futuro è una sovrapproduzione con effetti negativi sull’economia oltre che sulle risorse idriche e sul paesaggio. Un rischio favorito da una normativa regionale non chiara e probabilmente non aggiornata alle trasformazioni colturali avvenute nel nord della provincia pontina e a sud di Roma.

Per questo il neo assessore all’Agricoltura Claudio Chinatti si è subito attivato e, congiuntamente al responsabile del servizio Suap di Cisterna Gisleno Moretti, ha inoltrato una formale richiesta di incontro con l’assessore regionale all’Agricoltura, Carlo Hausmann. Al centro della questione l’abbattimento di centinaia di alberi di olivo per fare spazio a nuovi impianti di actinidia in questo momento più redditizi.

Una pratica assolutamente legale contemplata dall’articolo 3 della legge regionale n.1/ 2009 che, tuttavia, lascia spazio a dubbi sull’interpretazione e soprattutto non terrebbe conto dei mutamenti subiti dalla realtà agricola locale.

La legge infatti consente l’abbattimento degli oliveti in funzione di “indispensabili opere di miglioramento fondiario e scarsa produttività degli impianti di olivi esistenti”. Il rilancio dell’azienda quasi sempre passa per la creazione dell’ennesima coltivazione di actinidia trasformando il paesaggio agrario con la scomparsa, soprattutto nella fascia pedemontana, degli oliveti impiantati negli ultimi decenni, impoverendo la falda idrica per la grande quantità di acqua richiesta dalla coltura, oltre che una sovra-produzione di kiwi che nel prossimo futuro porterebbe ad un crollo del mercato e a danni ingenti all’economia agricola del nord pontino e di Cisterna in particolare.

“Alla luce dei cambiamenti agrari in corso e per non lasciare gli enti locali in balia di trasformazioni del proprio territorio senza una opportuna programmazione – afferma l’assessore Chinatti – ritengo sia necessario un nuovo intervento della Regione, attraverso una normativa interpretativa o un adeguamento dell’articolo 3 della legge 1/2009. Come pure è opportuna una programmazione complessiva in merito alla diffusione di impianti di actinidia nel territorio pontino e laziale al fine di tutelare le produzioni, l’economia locale e la falda idrica.

Argomenti complessi che è bene affrontare in un incontro congiunto con altri enti territoriali, le organizzazioni professionali e l’assessore Hausmann e i responsabili del dipartimento regionale Agricoltura e del settore decentrato Agricoltura di Latina. L’incontro – conclude – sarà anche l’occasione per affrontare altri temi importanti quali i bandi PSR in corso e quelli di prossima uscita e gli altri interventi nel settore, sia legislativi che programmatici”.

Condividi.

Non è possibile commentare.