Velletri, carcere: No dell’Ugl Pol.Pen. alle droghe leggere nelle celle

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CRONACA – Una delegazione del Partito Radicale si è recata nel Carcere di Velletri per raccogliere firme dai detenuti del carcere di Velletri finalizzate alla legalizzazione delle droghe leggere. La Ugl Polizia Penitenziaria è molto critica sulla scelta dell’Amministrazione Penitenziaria di consentire ai Radicali di raccogliere le firme.

“Il carcere, dichiarano i sindacalisti Ciro Borrelli e Carmine Olanda dell’Ugl Polizia Penitenziaria – ha un’altra funzione e non sembra un luogo adatto per raccogliere firme per iniziative legislative per la liberalizzazione della cannabis.

Secondo i due sindacalisti a non è possibile fare distinzioni  tra droghe leggere e pesanti, la legalizzazione aumenterebbe, oltre la difficile gestione dei detenuti, anche il rischio di uso di stupefacenti e quindi anche della criminalità. Il Dipartimento, concludono i sindacalisti,  dovrebbe agevolare iniziative di recupero del condannato, mettendo in campo tutte le risorse per la piena applicazione dell’articolo 27 della Costituzione e non, invece, azioni per la raccolta di firme sulla legalizzazione di droghe.

Abbiamo l’ impressione – continuano dall’Ugl Pol.Pen. – che i Radicali hanno sottovalutato la gestione dei detenuti e le conseguenze che subisce l’ Agente di sezione in caso della legalizzazione delle droghe leggere, per non parlare di tutte le conseguenze che ripercuotono sulla società.Oggi – continua Borrelli – su 52 detenuti, 50 sono fumatori accaniti con una la maggior parte che ha fatto uso di sostanze stupefacenti, immaginiamoci 50 detenuti che fumano cannabis in un luogo chiuso, cosa succede all’ Agente di sezione? Sicuramente lo costringe a respirarsi per tre turni consecutivi di 8 ore oltre al fumo passivo delle sigarette anche quello della cannabis.

Non è accettabile che si verifica una situazione del genere – conclude Olanda –L’ Agente, oltre a subirsi il fumo passivo delle sigarette e della cannabis si ritrova anche con 50 detenuti resi ingestibili dalla sostanza,già di difficile gestione “.

Comunicato stampa Ugl Polizia Penitenziaria

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