Inchiesta Mercurio: nuovi avvisi di garanzia, anche Palozzi tra gli indagati

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CRONACA – Sono stati notificati questa mattina cinque nuovi avvisi di garanzia che rientrano nell’inchiesta Mercurio, relativa alle presunte tangenti chieste a Lidl Italia per l’apertura di un punto vendita a Marino. L’indagine aveva portato, un mese fa, all’arresto del commercialista Marco Baldi, e degli ex Assessori del Comune della Sagra dell’uva Mauro Catenacci e Marco Ottaviani, appartenenti alle giunte di centrodestra guidate da Silvagni e Palozzi.

Ed è proprio quest’ultimo, ex Sindaco di Marino dal 2006 al 2013, ex Presidente Cotral e al momento Consigliere regionale e Coordinatore provinciale di Forza Italia, che risulta ora indagato in un filone della stessa inchiesta. Insieme a Palozzi, si sono visti notificare gli avvisi dai Carabinieri del Nucleo di Castel Gandolfo anche l’ex segretaria del politico Antonella Turco, Marco Boldrini, manager della Asl Rm H e responsabile della centrale operativa del 118, l’operatore del 118 Bruno Purificato, Sergio Ronconi, responsabile del settore Nettezza urbana della Multiservizi dei Castelli.

L’iscrizione di queste persone nel registro degli indagati deriverebbe da ulteriori analisi di intercettazioni telefoniche. Da quanto è emerso, il capo d’imputazione per Palozzi potrebbe essere quello di concorso in peculato, per via dell’utilizzo privato di mezzi della Multiservizi Spa. Il peculato sarebbe stato contestato anche agli altri quattro nuovi indagati dell’inchiesta, sempre derivante dall’utilizzo personale di veicoli pubblici, in questo caso ambulanze.

Dunque, mentre a Ottaviani, Catenacci e Baldi è stato notificato sempre oggi l’avviso di conclusione delle indagini, l’inchiesta Mercurio va avanti a pieno ritmo e rischia di provocare nuovi terremoti politici nel Comune marinese, a quindici giorni dalle elezioni amministrative. La Procura di Velletri ha ora tempo 20 giorni per formalizzare al Gip i rinvii a giudizio per gli indagati, in attesa che i reati, per la loro sussistenza, vengano provati in giudizio. Non è da escludere, infatti, l’ipotesi che questa vicenda possa in futuro rivelare altri coinvolgimenti “eccellenti” dagli accertamenti in corso sui vari filoni.

Lorenzo Mattia Nespoli

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