Arrestati tre cinesi per estorsione

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A Montecompatri i Carabinieri di Colonna hanno arrestato in flagranza tre cittadini cinesi – 2 uomini 40enni, con precedenti penali e una prostituta di 30 anni – che, da alcune settimane, vessavano un loro connazionale, con l’intento di estorcergli 100 mila euro. L’attività d’indagine è scaturita da un imprenditore locale cinese, titolare di capannoni e magazzini in diverse zone della Capitale, il quale aveva riferito ai Carabinieri di essere minacciato da ottobre da tre connazionali, che però conosceva solo di vista.

I tre pretendevano il pagamento dell’ingente somma di denaro e lo avevano anche costretto a stipulare un “accordo” che aveva dovuto sottoscrivere, apponendo la propria impronta digitale, come vuole la tradizione culturale cinese con il quale gli avevano imposto il pagamento di quanto richiesto, pena, in caso contrario, gravi ritorsioni nei suoi confronti e della sua famiglia.

Non avendo ceduto al ricatto la vittima aveva patito una serie di atti intimidatori quali la rottura, per ben due volte, della cabina elettrica del magazzino di Montecompatri, l’apposizione della colla ai lucchetti d’ingresso, spari alle finestre e fiamme appiccate al cancello d’ingresso per ben tre sere di seguito, sino alla ricezione di due bottiglie di vino che, spiegato, nella simbologia cinese avrebbero voluto significare l’ultimo gesto di benevolenza nei suoi confronti, e che, la volta successiva, avrebbe di certo dovuto attendersi delle bottiglie incendiarie.

I Carabinieri della Stazione di Colonna hanno in effetti constatato la veridicità di quanto denunciato, raccogliendo i frammenti dei colpi esplosi, e  predisponendo un servizio di osservazione notturno sono riusciti a bloccare i tre mentre stavano posizionando delle bombe molotov vicino al cancello d’ingresso del magazzino della vittima. I militari hanno anche trovato, nel portabagagli della loro auto, una carabina ad aria compressa, due scatole di varie munizioni, una mazza da baseball e una da golf. I tre, arrestati dovranno adesso rispondere di concorso in estorsione aggravata.

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