Pavona, costringe la moglie a mettere la testa nel water

Google+ Pinterest LinkedIn Tumblr +

DSCN7348

CRONACA – È di venerdì scorso l’ennesimo episodio di maltrattamenti in danno di una donna e di una bambina registrato dalle cronache giudiziarie: stavolta il protagonista è un 55enne della frazione di Pavona, egiziano trapiantato in Italia da molti anni, e le vittime la moglie e una delle sue figlie.

L’uomo, da tempo aveva assunto un atteggiamento molto aggressivo nei confronti della coniuge perché la donna aveva scoperto una relazione extraconiugale che il marito intratteneva ormai da mesi con una commerciante del luogo con la quale, tra l’altro, condivideva la passione per i videopoker. Ed è proprio all’interno di un bar della frazione che l’uomo è stato sorpreso dalla moglie mentre, seduto davanti ad una di quelle macchinette si intratteneva in effusioni con l’amante. Dopo averne subito le prime e timide rivendicazioni, l’uomo è passato all’attacco iniziando a rincorrere la moglie per i vicoli.

La donna, in compagnia della figlia 15enne è riuscita a trovare rifugio all’interno dell’abitazione di una amica di famiglia ma l’uomo, dopo aver sfondato la porta dell’appartamento è riuscita a raggiungerla e a picchiarla. Ha poi sollevato da terra la figlia, afferrandola per i capelli, “colpevole” di aver preso le difese della madre. La bambina, dopo essere stata scaraventata contro una parete è stata costretta ad assistere all’ennesima scena di violenza domestica. L’uomo, ha costretto la moglie ad infilare la testa nel water e ha azionato lo scarico. Un altro condomino capito cosa stesse succedendo ha chiamato i Carabinieri.

I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Castel Gandolfo, peraltro già a conoscenza della vicenda hanno bloccato l’uomo e a prestare soccorso e alle due donne le quali, dopo essere state accompagnate presso il pronto soccorso, sono state condotte fino a casa. L’uomo, nel frattempo arrestato, è stato tradotto dai militari diretti dal tenente Alessandro Iacovelli, presso il carcere di Velletri: rischia una pena fino a sei anni di reclusione.

Condividi.

Non è possibile commentare.