ATTUALITÀ – È stato firmato il decreto attuativo che definisce caratteristiche tecniche, modalità d’installazione e obblighi connessi all’alcolock, il dispositivo creato per contrastare la recidiva nella guida in stato di ebbrezza. Introdotto dalla riforma del Codice della Strada entrata in vigore nel dicembre 2024, l’alcolock blocca l’avviamento del veicolo se il guidatore risulta positivo anche al minimo test alcolemico.
Cosa prevede il decreto:
• Obbligo per i recidivi: i guidatori condannati con tasso alcolemico superiore a 0,8 g/l – “lieve” fino a 1,5 g/l, “grave” oltre – devono installare un alcolock per poter tornare a guidare. L’obbligo vale per 2 anni nel primo caso o 3 anni in caso grave.
• Funzionamento: si tratta di un etilometro collegato all’avviamento del veicolo. Al momento del tentativo di accensione, il guidatore deve soffiare nel bocchettone; se viene rilevato un tasso superiore a 0,0 g/l, il motore resta bloccato.
• Certificazioni: ogni alcolock deve rispettare la norma europea EN 50436, essere omologato secondo il regolamento UNECE n. 10 e riportare marchio CE, seriale, versione software e data di taratura.
• Installazione: esclusivamente a cura di officine autorizzate. Il dispositivo viene sigillato con sistema auto-distruttivo per prevenire manomissioni, e l’installatore rilascia due documenti da tenere sempre a bordo: dichiarazione di installazione e certificato di taratura.
• Taratura: preliminare da laboratorio accreditato; il certificato di taratura con validità temporale deve accompagnare il dispositivo.
• Trasparenza per il cittadino: portale dell’automobilista pubblicherà elenco modelli compatibili, installatori autorizzati e procedure necessarie.
Il costo a carico del recidivo si stima tra 1.000 e 1.500 €, a esclusivo onere del conducente. In caso di accertamento positivo >0 g/l con alcolock obbligatorio, la multa sale del 33 % rispetto all’infrazione base. La mancata installazione o falsificazione del sigillo possono portare anche alla sospensione della patente e multe (158–638 € con possibile sospensione da 1 a 6 mesi.
Il decreto dovrà essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale, poi diventerà pienamente operativo. Da quel momento sarà fondamentale consultare il Portale dell’automobilista per individuare officine abilitate, modelli compatibili e tempistiche per montaggio e taratura.
Dopo le condanne per guida in stato di ebbrezza, il ritorno alla guida sarà possibile solo con montaggio a proprie spese di un alcolock certificato.
DUBBI:
Nonostante l’introduzione dell’alcolock sia vista come un passo avanti per la sicurezza stradale, emergono numerose criticità pratiche ed economiche:
• Costi elevati: l’acquisto e l’installazione dell’alcolock costano circa 2.000 euro per veicolo, a cui si aggiungono le spese per boccagli monouso, tarature periodiche e manutenzione obbligatoria.
• Compatibilità con auto vecchie: secondo Federcarrozzieri, circa il 22% del parco auto italiano ha più di 19 anni, rendendo tecnicamente impossibile installare il dispositivo su molte vetture obsolete.
• Dubbi tecnici e legali: l’AIPED (Associazione periti estimatori) evidenzia possibili criticità nei controlli: l’alcolock non è soggetto a verifica diretta da parte della Motorizzazione, il che potrebbe generare contenziosi legali e ricorsi.
• Possibili abusi: resta il rischio che alcuni automobilisti eludano il controllo chiedendo ad altri (es. passeggeri) di soffiare nel dispositivo al posto loro. Un comportamento illecito, ma difficile da prevenire totalmente.