CULTURA – Un grande successo di pubblico e di gradimento per l’inaugurazione di “Velletri Libris” 2025, rassegna letteraria ideata e realizzata dalla Fondazione De Cultura e dalla Mondadori Bookstore Velletri – Lariano – Genzano – Frascati – Cisterna.
L’iniziativa – resa possibile grazie al contributo della Regione Lazio e di Arsial, e con il patrocinio di Comune di Velletri, Città Metropolitana di Roma Capitale e Sistema Castelli Roman – ha richiamato tantissime persone sin dalla prima data, confermando di essere un evento atteso da tutto il territorio. Sotto la direzione artistica di Guido Ciarla, Aurora De Marzi, Paolo Di Paolo ed Eugenio Murrali, il calendario del Chiostro della Casa delle Culture e della Musica di Velletri ha previsto come primo incontro quello con l’autrice Chiara Valerio, finalista al Premio Strega 2024.
Prima della presentazione, l’inaugurazione ufficiale con il benvenuto al pubblico da parte dei librai Guido Ciarla e Aurora De Marzi, titolari delle librerie e rappresentanti della Fondazione De Cultura, che hanno sottolineato con entusiasmo la qualità del cartellone 2024, esteso anche agli altri Comuni sotto il marchio “De Cultour”, con tanti autori prestigiosi e numerosi temi di rilievo. Il difficile lavoro di programmazione ha portato però i propri frutti e la condivisione con i lettori, sempre secondo la missione dell’aggregazione intorno al libro, è il risultato più bello.
Un sentito ringraziamento è stato infine rivolto a tutti i gli autori, le case editrici, i collaboratori, gli sponsor e ai partner che, come ogni anno, rendono possibile questa importante manifestazione. Sono intervenuti anche Chiara Ercoli, Assessore alla Cultura del Comune di Velletri, e Marta Elisa Bevilacqua, in rappresentanza della Città Metropolitana di Roma Capitale: entrambe hanno ribadito il valore di iniziative culturali come “Velletri Libris”, ormai punto di riferimento per tutto il territorio. Hanno portato il proprio saluto anche Giacomo Zito, direttore artistico della Fondarc, il quale ha rinnovato la soddisfazione per la sinergia culturale tra la Fondazione e le Librerie, e Giuseppe De Righi per il Sistema Castelli Romani, oltre a Massimo Morassut per il CREA Viticoltura-Enologia, che si occuperà della selezione dei vini e degli spazi dedicati alle cantine locali.
«Fine novembre a Scauri è un tempo fermo», racconta Chiara Valerio al pubblico, «la spiaggia è vuota, gli stabilimenti chiusi, sembra che tutto riposi. Eppure, da qualche settimana, accade qualcosa di inspiegabile: le vongole lasciate nei secchi spariscono. Non è il mare a portarle via, è qualcos’altro. O qualcuno». Nel romanzo “La fila alle poste”, edito da Sellerio, l’autrice – che ha spiegato nel dettaglio all’intervistatrice Flavia Capone i vari aspetti facenti parte di quest’opera – intreccia la cronaca a un’introspezione profondissima. «La storia di Lea Russo parte da una perdita: tre anni prima è morta Vittoria, una figura potente, capace di lasciare un segno indelebile nella vita di Lea», spiega. «Forse è arrivata troppo tardi, forse no. Ma quello che ha generato in lei è inarrestabile: un’ossessione, un nuovo modo di stare al mondo». Lea è avvocata, madre, moglie, una donna apparentemente compiuta.
Ma il suo equilibrio è fragile. E il giorno del suo quarantatreesimo compleanno, una notizia sconvolge la quiete del paese: una bambina è stata uccisa. «Mentre la madre cucinava la zuppa di pesce», aggiunge Valerio con un tono volutamente quotidiano, quasi stonato rispetto alla gravità dell’evento. A Scauri, tutti sanno tutto. Eppure, nessuno sa davvero nulla. «Mi piaceva l’idea di un romanzo in cui il crimine da risolvere non fosse solo quello di sangue, ma anche quello del desiderio», confida l’autrice. «Lea comincia a interrogarsi, a difendere quella madre, a scavare in se stessa. È una donna che ha tutto per essere felice, eppure…». Nel raccontare questo mondo, la Valerio costruisce un paesaggio letterario che, come dice lei stessa, «sembra circoscritto, ma in realtà si espande in continuazione. Come certi ricordi che si amplificano nel tempo». E se i suoi personaggi ci sembrano familiari, conclude, «è perché la familiarità non ci rassicura mai del tutto: quello che ci è vicino resta comunque insondabile».
La serata, che ha visto un grande afflusso di pubblico e il Chiostro pieno in ogni ordine di posto, era stata anticipata – oltre che dall’inaugurazione, dall’intervento di Massimo Morassut per il CREA e dall’introduzione musicale e letteraria curata da Roberto Candidi e Silvia Ciriaci, e si è conclusa con un lunghissimo firma-copie e tante foto ricordo (a cura di Artemisia Moletta) per un’autrice che, con il suo carattere dinamico e il suo eloquio spontaneo e vivace, ha conquistato il pubblico.
La rassegna “Velletri Libris” è partita con il piede giusto e proseguirà con una serata speciale e prestigiosa in cartellone: martedì 1° luglio, infatti, alla Casa delle Culture e della Musica di Velletri saranno di scena i cinque finalisti del Premio Strega, per una delle ultime tappe dello Strega Tour prima dell’assegnazione del più ambito riconoscimento letterario italiano. Un evento che è motivo di vanto per la città e per l’organizzazione, che già da due anni riesce a fare di Velletri una tappa fissa dello Strega Tour, a dimostrazione dell’importanza che la rassegna ormai riveste a livello nazionale in termini di considerazione da parte degli autori e degli editori.
Partner dell’edizione 2025 sono la Fondazione di Partecipazione Arte & Cultura Città di Velletri, Casale della Regina, CREA – Viticoltura Enologia. Tra gli sponsor, che grazie al loro supporto rendono possibile l’iniziativa, figurano Allianz, Banca Popolare del Lazio, Class Auto e Casa di Cura Madonna.