ACCORDO REGIONE – S. RAFFAELE, REVOCATI I LICENZIAMENTI. SI SPERA PER ALTRI 30 GIORNI

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ATTUALITA’ – Si è conclusa la riunione, iniziata stamattina alle 12, tra i vertici della Regione Lazio, la Asl RmH, le sigle sindacali e rappresentanti del gruppo San Raffaele. 
Questi i punti del documento sottoscritto dalle parti:
– Apertura di tre reparti nella clinica di Montecompatri;

– Annullamento dei licenziamenti e sospensione di quelli già effettuati;
– Prorogata l’apertura del San Raffaele di ancora 30 giorni per dare assistenza ai trenta ricoverati della Rsa;
– Annullamento del provvedimento di trasferimento per alcuni lavoratori;
– Creazione di una commissione ad hoc formata da funzionari delle Asl di tutta la Regione al fine di verificare sia lo stato dei lavori presso i reparti di Montecompatri sia i fondamenti tecnici e burocratici della determina 62/11 con la quale si è decisa la chiusura della struttura di Velletri.

I particolari dell’accordo verranno studiati dai lavoratori del San Raffaele, nelle prossime ore, ma già questi punti emersi sembrano una piccola vittoria. Continueremo a tenere le luci accese su questa vicenda, esempio di come il mondo del lavoro e della sanità vengano continuamente scossi da decisioni che poco hanno a che fare con il buonsenso.


Di seguito, il comunicato diffuso da Carlo Maola, portavoce dei lavoratori:

“Cari amici,

oggi 26 Ottobre Regione Lazio, asl , azienda e OO.SS. hanno sottoscritto un primo ed importante accordo che rappresenta un notevole passo avanti verso il raggiungimento degli obiettivi del Movimento di Lotta : Velletri aperta, Montecompatri aperta , un lavoro stabile ,sicuro ed in un ambito territoriale sostenibile per tutti!!!

L’accordo prevede la sospensione dei licenziamenti sino al realizzarsi degli impegni assunti dalla regione lazio e la conseguente revoca definitiva. Gli impegni sono i seguenti : l’immediata attivazione di oltre 200 posti letto nella struttura di monte compatri ; la permanenza nella struttura di Velletri dei posti letto residui e l’impegno di esaminare entro trenta giorni l’istanza presentata dal San Raffaele di revoca della determina di chiusura della struttura di Velletri , il conseguente impegno di rivedere il decreto regionale n° 62 . Una corretta applicazione dell’accordo produrrà Velletri aperta ed il collocamento di tutti i lavoratori, anche di quelli già trasferiti, nell’ambito territoriale Velletri= Montecompatri
Questo primo risultato è giunto anche e soprattutto grazie alle lotte ed alle iniziative del Movimento di lotta dei lavoratori del San Raffaele di Velletri che con iniziative non violente ma determinate ha coinvolto lavoratori, cittadini ed Autorità civili e religiose in una lotta per il diritto al lavoro ed all’assistenza sanitaria.
Un particolare ringraziamento ai colleghi delle strutture gemelle che ci sostengono, al Sindaco di Velletri, al Vescovo ed ai parroci ( Don Gaetano in testa) ed atutti i cittadini che ci sono stati vicini.
Adesso non è tempo di mollare ma anzi di aumentare la vigilanza perchè lo ripetiamo sempre più forte affinchè anche i dubbiosi ed i sordi lo sentano bene :
VELLETRI NON DEVE CHIUDERE
MONTECOMPATRI DEVE APRIRE
LAVORO STABILE SICURO ED IN UN AMBITO TERRITORIALE SOSTENIBILE PER TUTTI
UN FUTURO PIU’ STABILE PER I LAVORATORI PRECARI
DIRITTI ED OPPORTUNITA’ PER I LAVORATORI DELL’INDOTTO”



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