Nettuno, scontro politico per la commemorazione di Sergio Ramelli

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POLITICA – La commemorazione di Sergio Ramelli, (un militante di soli 18 anni del Fronte della Gioventù ucciso a Milano da militanti di Avanguardia Operaia nel 1975, ndr) a Nettuno diventa un caso politico.

Un caso nato dallo slogan che ha accompagnato la commemorazione “Mai più antifascismo” o come si legge sulle locandine che pubblicizzano l’evento “Caduto per la causa nazionale”.

Addirittura una nostra collega che si è avvicinata ad un Consigliere comunale per chiedere chiarimenti si è sentita rispondere “Mi denunci”, senza tante altre spiegazioni.

Il Comune di Nettuno ha preso duramente le distanze e in post su Facebook a firma del Sindaco Nicola Burrini ha sottolineato “In una città medaglia d’oro al valore civile, è l’annuncio di un convegno da cui il Comune di Nettuno si dissocia senza mezzi termini. Ricordiamo a tutti che in Italia e a Nettuno l’antifascismo è un valore assoluto e indiscutibile. Chiunque oggi ha facoltà di esprimere le proprie opinioni, quali esse siano, lo può fare grazie alla sconfitta del nazifascismo e alla fine di ogni dittatura. Non accettiamo di subire l’imbarazzo di iniziative vergognose che non rispecchiano il pensiero di una città democratica, libera, onesta e antifascista”.

 

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