FANNULLONI IN REGIONE LAZIO, L’ASSENTEISMO E’ REGOLA

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Un Onorevole si riposa sugli scranni di Montecitorio
ATTUALITA’ – La legge 15 del 4 marzo 2009, nota come “legge antifannulloni” speravamo potesse arginare il problema dell’assenteismo nelle Pubbliche Amministrazioni invece continua ad essere regola, fra molti impiegati pubblici, timbrare il cartellino in entrata e poi uscire per fare altro. 
I Consiglieri regionali sono stati “monitorati” per un po’ di tempo e anche molti di loro sembrerebbero ligi al dovere dell’assenteista. Si presentano alla sede del Consiglio regionale per la seduta, si intascano le 200euro, circa, di gettone di presenza e poi vanno via per chissà quali impegni improrogabili. Nel mese di ottobre in sette convocazioni, il Consiglio regionale si è potuto svolgere solo una volta, le altre sei convocazioni sono saltate per il mancato numero legale.  

Intanto molti provvedimenti urgenti giacciono nelle commissioni, quello per i rifiuti visto che Malagrotta chiuderà entro gennaio 2012 e il Piano di rientro della Sanità sta portando non pochi problemi alle strutture ospedaliere e soprattutto agli utenti dei servizi sanitari.  Ricordiamo che l’indennità di un Consigliere regionale del Lazio è corrisposta in ugual misura a tutti i Consiglieri, compresi gli eventuali Assessori esterni, è calcolata in rapporto percentuale, entro il limite dell’80 per cento, sulla analoga indennità corrisposta ai Deputati e ai Senatori (indennità parlamentare). L’indennità è pari a € 4.252,35 al netto dalle quote contributive per il futuro assegno vitalizio (€ 1.594,63), per l’indennità di fine mandato (€ 59,06) e della ritenuta fiscale (€ 3.456,87). 

Per i Consiglieri che in seno alla Regione svolgono particolari incarichi istituzionali, sono previste le indennità di funzione, al netto delle ritenute fiscali: Presidenti del Consiglio e della Giunta regionale € 2.311,43; Vice Presidente della Giunta € 1.783,08; Assessori e Vice Presidenti del Consiglio € 1.485,89; Presidenti dei Gruppi, Presidenti delle Commissioni consiliari e Consiglieri Segretari € 891,50 ed infine i Vice Presidenti di Commissione € 594,00. l Consigliere regionale ha diritto alla diaria mensile, a titolo di rimborso forfetario per le giornate di seduta del Consiglio e delle Commissioni consiliari. La diaria è pari a € 3.503,11, su una base di 18 presenze mensili e viene ridotta di € 222,39 per ogni giorno di assenza del Consigliere dalle sedute di Consiglio o Commissioni consiliari. I Consiglieri che risiedono a più di 15 km. dalla sede del Consiglio regionale hanno diritto ad un rimborso pari al quinto del prezzo di un litro di benzina per i chilometri percorsi in andata e ritorno, per 18 presenze mensili. Il rimborso non compete a coloro che hanno in assegnazione una autovettura di servizio.

La percorrenza, quindi e non già la distanza, deve essere dichiarata dal Consigliere, secondo il percorso più breve dal proprio domicilio sino alla sede consiliare (Roma, via della Pisana 1301). Come per la diaria, il rimborso è ridotto di un diciottesimo per ogni giorno di assenza del Consigliere. Il Consigliere versa mensilmente, in un apposito capitolo del bilancio regionale, l’uno e il ventisette per cento della propria indennità lorda, rispettivamente per l’indennità di fine mandato e per l’assegno vitalizio, al termine del mandato consiliare. L’assegno vitalizio viene sospeso qualora l’ex Consigliere sia rieletto al Parlamento nazionale o Europeo ovvero ad un Consiglio regionale. 

Gli Assessori non componenti il Consiglio non hanno diritto né all’assegno vitalizio né all’indennità di fine mandato. I Consiglieri possono aderire, su loro richiesta, alla polizza assicurativa per la copertura dei rischi derivanti da malattia e infortunio. Il costo a carico del Consigliere è di € 1.348,00 annui. Insomma per tali somme potrebbero sicuramente cercare di risolvere i problemi per i quali hanno chiesto di essere votati. 


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