Albano, incontro dei comitati politici Tsipras per la costruzione della “Syriza italiana”

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Alexis Tsipras

POLITICA – Mercoledì 23 si è svolto ad Albano l’incontro sulla costruzione della “Syriza italiana” nel territorio dei Castelli Romani, del Litorale e dei monti Prenestini e Lepini. L’assemblea ha visto una buona partecipazione, al netto delle assenze dovute al periodo estivo ed agli impegni pregressi di alcune  organizzazioni invitati come i comitati Tsipras di Pomezia, Montecompatri, Ardea e Marino.

La discussione, che è stato il primo momento di incontro territoriale sovracomunale dei Comitati Tsipras, associazioni e partiti aderenti alla lista Tsipras, ha preso avvio con un’introduzione di Marco Bizzoni (segretario del PRC federazione Castelli, Colleferro, Litoranea) che si è limitato a chiarire in senso dell’incontro. Bizzoni ha evidenziato la necessità dopo il risultato elettorale della lista Tsipras, con l’elezione di rappresentanti nel Parlamento europeo ed il superamento  degli infami sbarramenti elettorali, di iniziare a lavorare tutti insieme per superare la frammentazione elettorale e avviare la costruzione di UNA SINISTRA in Italia.

Ha poi proposto la realizzazione di una rete territoriale di contatti, tra le organizzazioni dei diversi paesi, per l’elaborazione e lo sviluppo di pratiche e politiche comuni. Maria Amato ( Ariccia, SeL) ha svolto una relazione sull’incontro nazionale dei comitati Tsipras svoltasi a Roma il 18 luglio. Amato ha raccontato l’entusiasmo per quella giornata in cui si è cominciato a discutere sulle politiche che il nuovo soggetto politico della sinistra dovrà portare avanti. In particolare, avendo partecipato al gruppo di lavoro sulla cultura, ha evidenziato come sia necessario ricostruire un linguaggio comune che permetta alle varie componenti della sinistra di comprendersi e di farsi comprendere dai cittadini. Questa narrazione è stata poi integrata da Umberto Spallotta (Anzio, PRC), anche lui partecipante all’assemblea nazionale, che ha evidenziato come proprio sul piano del linguaggio si siano vissuti i momenti più alti dell’assemblea e le sue difficoltà. Ha preso poi la parola Simona Biffignandi (Castelgandolfo, associazione Calt,) affermando come  i cittadini, le associazioni, i militanti stessi non sono più disponibili a dei piccoli calcoli, basati sulla rendita di posizione, di dirigenti nazionali di partitini nati dalla diaspora a sinistra.  Biffignandi ha quindi affermato che è ormai necessario fare uno sforzo per realizzare un unico soggetto politico della sinistra e che questo tentativo doveva partire sfruttando il risultato elettorale  con la costruzione di una pressione unitaria dei militanti nei territori sui vertici dei partiti. Carlo Tomaello (Comitato Tsipras, Anzio) si è soffermato sulla necessità di fornire risposte concrete al malessere dei cittadini e dei lavoratori.  Ha quindi affermato la necessità di uscire dall’astrattezza della politica per impegnarsi nella costruzione di momenti organizzativi che potessero fornire un minimo di tutela sociale ai cittadini che non riescono ad arrivare a fine mese.

Cittadini che nell’assemblea si è evidenziato essere ormai quasi tutti i lavoratori dipendenti, alcuni tipi di partite IVA oltre che i precari ed i pensionati che spesso hanno livelli di pensione al di sotto della soglia di povertà ed a cui i famigerati 80 euro non arriveranno mai. Ennio Moriggi (ANPI) ha sollecitato l’impegno comune dei partecipanti all’incontro nella lotta contro la guerra israeliana. Moriggi ha rilevato come anche la capacità di indignarsi si sia ormai affievolita, perchè  i grandi mezzi di informazione in realtà disinformano i cittadini e i lavoratori. E’ compito della sinistra costruire quella conoscenza e consapevolezza  dell’aggressione alla popolazione civile Palestinese che spinga i lavoratori ad indignarsi ed a richiedere al governo italiano di impegnarsi per realizzare un cessate il fuoco su Gaza interrompendo quell’orribile massacro. Valerio Bruni (Comitato Tsipras, Nettuno) ha svolto un analisi con cui ha evidenziato come ormai i partiti della sinistra, stante le organizzazioni attuali e le infami leggi elettorali taglia rappresentanza, non siano più in grado presentandosi autonomamente di avere una rappresentanza parlamentare. Da ciò, secondo Bruni, la necessità di un processo di riaggregazione a sinistra che possa costituire la massa critica necessaria in grado di poter eleggere rappresentanti al Parlamento anche senza il PD, come hanno dimostrato le elezioni europee. Nello stesso tempo però ritiene necessario attivare un percorso di ricostruzione di quel tessuto comune, fatto di associazionismo sociale, che permise la crescita del PCI.

L’incontro si è concluso con la proposta ai Comitati Tsipras presenti: Albano, Anzio, Nettuno, Lanuvio, di essere il motore che a settembre farà ripartire in modo più strutturato il processo di costruzione della rete organizzativa dei comitati Tsipras e di quanti ai Castelli, nel Litorale e sui monti Prenestini e Lepini intendono operare affinchè anche in Italia, come in tutta Europa, la Sinistra, con i suoi valori e le politiche di tutela dei lavoratori,  possa essere presente autonomamente in Parlamento.

Ufficio stampa PRC federazione Castelli-Colleferro-Litoranea

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