Edilizia: la sicurezza nei cantieri stradali, il PSC e la segnaletica

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ATTUALITA’ – Nel gennaio 2019, il governo italiano ha varato nuove misure per aumentare la sicurezza all’interno dei cantieri stradali nel rispetto assoluto degli standard di sicurezza.

Il provvedimento (Decreto interministeriale del 22 gennaio 2019) è volto ad individuare “i processi di revisione, integrazione e apposizione della segnaletica stradale volta alle attività di lavoro che vengono effettuate in presenza del traffico veicolare”.

In uno dei due allegati tecnici del provvedimento, vengono stabiliti i “criteri per la posa, il mantenimento e la rimozione della segnaletica di delimitazione e di segnalazione delle attività lavorative svolte in presenza di traffico veicolare”, individuandone i processi.

Nel secondo allegato tecnico sono invece espressi i soggetti formatori, i contenuti, la durata e i requisiti minimi di validità della formazione per gli addetti ai lavori, nonché le condizioni di svolgimento dei corsi di addestramento e formazione.

Cantiere stradale: di cosa si tratta
Il Codice della Strada definisce un cantiere stradale come un “luogo in cui si effettuano lavori di scavo, interro, costruzione e/o deposito di materiali su aree destinate alla circolazione o alla sosta di veicoli e transito di pedoni in zone urbane ed extraurbane”.

Considerando i numerosi fattori di rischio che caratterizzano un cantiere stradale, una delle complessità normative sta proprio nel disciplinare l’allestimento di un cantiere stradale nell’ottica di integrare le prescrizioni in materia di sicurezza e salute sul posto di lavoro con le disposizioni del Codice della Strada.

Il datore di lavoro deve quindi effettuare una valutazione dei rischi per tutte le attività prevedibili all’interno di un cantiere, che andrà inserita nel Piano di sicurezza e di coordinamento volto “all’individuazione e l’indicazione delle procedure di esecuzione, degli apprestamenti e delle attrezzature, atti a garantire, nello svolgimento delle opere, il rispetto delle misure di prevenzione e protezione, ipotizzabili al momento della redazione del PSC”.

Cantiere stradale: tipologie di rischi e valutazione
Per una corretta valutazione dei rischi, il datore di lavoro deve effettuare “un’analisi delle attività lavorative in cantiere e ad uno studio del rapporto uomo/macchina e attrezzatura/ambiente nei luoghi dove le attività debbono svolgersi”. L’obiettivo è quello di “individuare le possibili sorgenti di rischio e, quindi, i rischi stessi”.
I fattori di rischio da individuare nei cantieri si possono suddividere in tre categorie:

• rischi che derivano da carenze organizzative
• rischi che derivano dalle interferenze tra le diverse attività di lavoro
• rischi inerenti all’attività lavorativa specifica

Naturalmente, se consideriamo le variabili pressoché infinite, si rivela quasi impossibile poter attribuire al rischio una probabilità di accadimento. Dopotutto, il cantiere stradale è un ambiente di lavoro insolito, “nei quali la valutazione dei rischi discende dall’osservazione diretta di una realtà esistente (e non in divenire)”. Ad ogni rischio che viene individuato, deve necessariamente corrispondere una misura adeguata a contenerlo, ridurlo o eliminarlo.

Cantiere stradale: l’investimento come principale fattore di rischio
Stando alle statistiche, nei cantieri stradali l’incidente che si verifica con maggiore frequenza è l’investimento degli addetti ai lavori. Uno dei principali fattori di rischio è quindi il traffico veicolare: in un caso su tre, sebbene il cantiere venga correttamente segnalato, l’incidente, spesso mortale, è causato dall’invasione della zona di lavoro da parte di veicoli che circolano ad alta velocità nei pressi del cantiere.
Tra i rischi da carenze organizzative vi sono gli infortuni che possono essere causati da una mancata segnaletica di sicurezza, dalla scarsa comunicazione tra i lavoratori o dalla mancanza di dispositivi di sicurezza.

Cantieri stradali: la segnaletica
Presso i cantieri stradali mobili, la segnaletica comprende:

• segnali di segnalazione della presenza del cantiere;
• segnali di pericolo temporanei (esempio, clicca qui);
• segnali di delimitazione del cantiere: transenne e barriere (esempio, clicca qui);
• segnalatori luminosi e acustici;
• segnaletica orizzontale;
• segnali che indichino la presenza di corridoi e/o dei marciapiedi;
• segnalamento dei mezzi operativi presso l’area di lavoro e di quelli esposti al traffico veicolare;
• segnaletica per la limitazione della velocità.

Colori
L’allegato fornisce una catalogazione univoca dei colori utilizzabili e riconoscibili:

1. Rosso: segnali di divieto, pericolo, atteggiamenti pericolosi, arresto, dispositivi di interruzione, d’emergenza, materiali ed attrezzature antincendio (identificazione e ubicazione);
2. Giallo o giallo-arancio: segnali di avvertimento e cautela;
3. Azzurro: segnali di prescrizione (obbligo di portare un dispositivo di sicurezza personale o di mantenere un atteggiamento specifico);
4. Verde: segnali di salvataggio, soccorso, uscite, percorsi, materiali, postazioni.

 

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