Ardea, sospesi i servizi per gli alunni disabili: genitori in protesta dall’8 gennaio

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ATTUALITA’ – Non si placano le proteste contro l’Amministrazione comunale di Ardea, guidata dal pentastellato Mario Savarese. Il Sindaco e la Giunta, infatti, sono sotto accusa dallo scorso 8 gennaio, per aver deciso improvvisamente di eliminare l’assistenza scolastica per gli alunni disabili.

Un rientro dalle vacanze natalizie poco piacevole, dunque, quello vissuto dalle famiglie di ben 150 bambini, che si sono viste negare un basilare diritto costituzionale per i loro figli. All’origine del provvedimento la necessità di far quadrare i bilanci, in ossequio a quanto già predisposto dal commissariamento prefettizio.

Una decisione che, tuttavia, è apparsa fin da subito troppo drastica, nonché inconciliabile con gli obblighi legali di un Ente pubblico, tenuto a garantire il diritto allo studio a tutti i suoi cittadini, senza distinzioni.  Da giorni, dunque, i genitori hanno fatto sentire la loro voce in assemblee e manifestazioni, supportati dalla Consulta per il superamento delle disabilità, incontrando i rappresentanti comunali e ricevendo anche la solidarietà delle famiglie di alunni senza disabilità.

Nonostante le rassicurazioni della Giunta sulla ricerca di una soluzione al problema, però, i bimbi diversamente abili non sono potuti tornare a scuola, con enormi disagi. Lo scorso 11 gennaio, inoltre, mentre i genitori in protesta avevano fatto irruzione al Comune, si è dimessa Graziella Maracchioni, Assessore alle politiche sociali.

Dopo una denuncia contro il Sindaco presentata alle autorità, il disappunto è cresciuto ulteriormente, fino all’assemblea consiliare di giovedì 18 gennaio. Un lungo incontro cui hanno preso parte anche Consiglieri di maggioranza e minoranza. Dopo momenti di tensione in aula, il Primo cittadino ha risposto ancora una volta ai genitori che al momento è impossibile fare marcia indietro su quanto deciso, vista la mancanza di fondi.

Alla luce degli ultimi sviluppi e della situazione ormai intollerabile per le famiglie, l’assemblea è divenuta permanente. Da circa sei giorni, infatti, l’aula consiliare del Comune è occupata per protesta da padri, madri e bambini diversamente abili, decisi a sensibilizzare la cittadinanza sull’argomento e a non abbandonare la sala finché i servizi educativi e culturali non saranno ripristinati.

Lorenzo Mattia Nespoli 

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