Lanuvio, lite familiare degenera in aggressione

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CRONACA – Tragedia sfiorata, lunedì 16 ottobre scorso, nelle campagne tra Campoleone e Lanuvio, in via Passo della Corte. L’ennesima lite ha infatti coinvolto due fratelli di 25 e 32 anni, da tempo in contrasto con lo zio paterno, un 66enne, che rivendica la proprietà di un appezzamento di terra.

Essendo residenti a Roma, i ragazzi, proprietari del terreno con villetta nella periferia lanuvina, ne hanno affidato la gestione agricola a un 65enne di origini nordafricane, in cambio della possibilità di alloggiare nell’abitazione.

Certo di trovare i nipoti in casa, il 66enne si è dunque recato sul posto insieme a un suo conoscente, un 27enne serbo. I toni si sono fatti accesi fin da subito, fin quando la lite è degenerata in violenza. Lo zio dei ragazzi avrebbe infatti preso a pugni uno dei nipoti, nonché lanciato sassi contro di loro.

La situazione si è aggravata quando, per difendere i ragazzi, è intervenuto il 65enne nordafricano. Contro di lui si sarebbe scagliato il 27enne serbo, colpendolo con un piccone. A quel punto, i due fratelli hanno allertato le forze dell’ordine, chiudendosi in casa mentre zio e ragazzo serbo avrebbero continuato ad aggredire il nordafricano, ferito a terra.

L’uomo, trasportato d’urgenza al Policlinico Umberto I di Roma, è in gravi condizioni: potrebbe perdere l’uso di un occhio, anche se non rischia la vita.

All’arrivo dei Carabinieri di Lanuvio sul posto, i due aggressori si erano già dileguati. Sono stati rintracciati e arrestati poco dopo, per poi essere condotti nel carcere di Velletri. Nel furgone dello zio, nascosto, i militari hanno rinvenuto il piccone ancora sporco di sangue.

Lorenzo Mattia Nespoli

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