Valmontone, la Regione Lazio finanza la ristrutturazione del teatro Valle

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POLITICA – Oltre 500 mila euro della Regione Lazio, più 60 mila del Comune, per restituire l’ex cinema teatro Valle ai cittadini di Valmontone. Nel frattempo, il Consiglio comunale ha anche approvato il nuovo regolamento che consente di chiudere una vicenda che si trascinava da anni e di riportare al Comune la piena disponibilità del teatro.

Con determina dirigenziale G14489 del 6 dicembre scorso, la Regione Lazio ha approvato la graduatoria per il piano di intervento dello sviluppo culturale del Lazio con cui si finanziano i progetti migliori. Cinque, complessivamente, gli interventi che ricevono fondi dalla Regione, tra i quali al terzo posto della graduatoria si colloca il Comune di Valmontone con la somma di oltre 501 mila euro per “recupero, adeguamento e messa a norma del Teatro comunale”.

“Si tratta – commenta il sindaco Alberto Latini – di un intervento fondamentale che premia la nostra progettualità, e l’ottimo lavoro dell’ufficio tecnico, e ci consentirà di restituire alla cittadinanza, e alle compagnie teatrali locali, l’ex teatro Valle, oggi in stato di abbandono”. Il sindaco Latini, al riguardo, entra nel merito della controversa vicenda che, iniziata 16 anni fa, si è di recente conclusa con l’approvazione in Consiglio comunale del regolamento per la gestione del Cinema Teatro Totò, che ha permesso all’Amministrazione comunale di mettere la parola fine e riportare la struttura nella piena disponibilità del Comune.

La vicenda ha inizio nel 2000, quando l’immobile viene acquistato dal Comune di Valmontone in un’asta giudiziaria e, “con delibera di consiglio comunale (la n.26 del 3 febbraio 2000), viene concessa allo stesso Luigi Mattei (che prima ne era proprietario) “la locazione e gestione del locale” per la durata di un anno e, comunque, fino all’approvazione di un apposito regolamento, autorizzandolo a trattenere tutti gli incassi”. Nel 2004, con un’ordinanza, il sindaco di allora inibì al Mattei l’ingresso nel locale, apponendo alle porte catene e lucchetti, facendo cambiare addirittura le serrature del teatro e spogliandolo così della “detenzione qualificata dello stesso”.

Iniziò, quindi, un lungo contenzioso giudiziario che, qualche mese fa, si è concluso con la sentenza della Corte d’Appello di Roma, sezione IV civile, che ha “ordinato al Comune di Valmontone di reintegrare immediatamente Luigi Mattei nella detenzione qualificata del locale Cinema Teatro Totò”. La Corte d’appello, riesaminate le carte, ha punito il grave errore del sindaco di allora che, si legge nel dispositivo, “con condotta vi et clam” (ovvero violenta e clandestina), con “un atto illecito lede il diritto soggettivo del possessore o del detentore qualificato alla conservazione pacifica della disponibilità materiale della cosa”. In pratica, il Tribunale ha dato torto al Comune perché l’ex sindaco pensò bene di revocare un affidamento fatto con una delibera di Consiglio comunale ricorrendo ad una semplice ordinanza.

Per porre rimedio all’errore di allora, un mese fa il Consiglio comunale ha approvato (con 11 voti favorevoli e 2 astenuti) un nuovo regolamento per la gestione del teatro e ha preso atto della cessazione degli effetti della delibera di Consiglio comunale n.26 del 2000, restituendo così legittimamente il Cinema Teatro Totò ai cittadini di Valmontone.

“Avevamo avuto un problema con la gara precedente – conclude l’assessore alla cultura, Maria Grazia Angelucci – che abbiamo subito sistemato e, grazie alla Regione Lazio che ci ha dato un nuovo contributo, sufficiente a fare tutti i lavori che servono, finalmente porteremo a casa una delle priorità di questa Amministrazione, ovvero ridare a Valmontone un teatro moderno, funzionale ed efficiente per dare modo alle compagnie locali di fare teatro ed accogliere spettacoli e iniziative culturali di livello, come la città merita”.

Comunicato stampa

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