“Appia”: Paolo Rumiz ad Ariccia racconta il fascino della Regina viarum

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Via Appia Antica

CULTURA – 612 chilometri percorsi a piedi in 29 giorni, solcando un tracciato che può, a pieno diritto, essere definito come la madre di tutte le strade moderne, una delle maggiori opere ingegneristiche dell’antichità. Stiamo parlando della via Appia e del viaggio compiuto lo scorso anno da Paolo Rumiz, giornalista di Repubblica e scrittore.

Un viaggio affascinante, attraverso paesi, testimonianze storiche e natura, restituito e raccontato ai lettori in “Appia”, libro edito da Feltrinelli che sarà presentato mercoledì 21 settembre ad Ariccia. Dalle 18, a Palazzo Chigi, Rumiz sarà dunque protagonista dell’incontro organizzato dall’Archeoclub Aricino-Nemorense insieme al Comune castellano.

Un patrimonio inestimabile per buona parte della zona dei Castelli Romani, quello dell’Appia Antica. Il tracciato della Regina Viarum, infatti, solca e collega da sempre il nostro territorio, segnandone la storia. Ed è proprio di “storie” che parla il libro di Rumiz. Persone, luoghi, leggende e racconti che percorrono mezza Italia, da Roma alla Puglia, e portano il lettore alla (ri)scoperta di un’identità troppo spesso dimenticata.

“Appia”, così, è un percorso tra realtà odierna e passato, che evoca personaggi antichi e recenti, da Orazio a Spartaco a Federico II, per arrivare ad Antonio Cederna. Non poteva mancare, infatti, la figura di quest’ultimo intellettuale, giornalista e ambientalista che si è battuto strenuamente per la creazione del Parco Regionale dell’Appia Antica e la difesa della zona dalle speculazioni edilizie. Tappa dopo tappa, con Rumiz, la “via” per eccellenza prende vita, delineata sulla carta anche dalle mappe di Riccardo Carnovalini, presenti nel volume insieme a foto aeree e percorsi, utili per chi volesse ripercorrere le orme dell’autore.

Lorenzo Mattia Nespoli 

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