Dieci arresti per droga tra Roma e Montecompatri

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CRONACA – Un’articolata rete di spacciatori che riforniva di cocaina clienti della “Roma bene”, quella smantellata dall’alba di oggi dai Carabinieri della Compagnia Roma Cassia e del Nucleo Cinofili di Roma Santa Maria di Galeria, coordinata dalla Procura di Roma. Sono due, infatti, le organizzazioni scoperte durante una massiccia attività investigativa durata circa sei mesi.

L’operazione dei militari, denominata “Mala suerte”, ha portato all’esecuzione di ben dieci ordinanze di custodia cautelare, tra San Basilio, La Pisana, Tor Bella Monaca e Monte Compatri. Sei, fra le persone arrestate, sono finite in carcere, tre ai domiciliari e una ha l’obbligo di presentazione presso gli uffici della Polizia giudiziaria. Associazione a delinquere finalizzata a detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, nonché concorso in tale reato, sono ora le accuse mosse contro i malviventi.

I due gruppi criminali, secondo quanto emerso dalle indagini, avevano organizzazioni gerarchiche e compiti ben precisi. Il primo, stanziato nel quartiere di San Basilio, era il vero fulcro logistico dell’organizzazione, con ruoli ripartiti, contabilità dello spaccio, custodia della droga e coperture. Il secondo gruppo, invece, si trovava in zona Pisana, presso un complesso residenziale.

Da queste “basi”, gli spacciatori partivano a “rifornire” anche luoghi di ritrovo e circoli sportivi di Roma nord, specie in zona Cassia. Tra i clienti, non solo persone appartenenti a ceti sociali medi, ma anche e soprattutto molti benestanti. Il giro d’affari dei criminali, così, si aggirava mediamente intorno ai 3 chili di cocaina venduti ogni mese, per guadagni di decine di migliaia di euro.

Fondamentali, per lo smantellamento delle organizzazioni malavitose, le intercettazioni svolte dalle forze dell’ordine. Da luoghi di spaccio particolarmente affollati all’utilizzo di utenze telefoniche e automobili “pulite”, passando per linguaggi in codice e soggetti incensurati coinvolti nelle attività: le tecniche di depistaggio delle indagini erano alquanto evolute.

Lorenzo Mattia Nespoli 

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