Maxi operazione contro la pedopornografia on-line

Google+ Pinterest LinkedIn Tumblr +

14241310-large

CRONACA – Tra i 29 cittadini italiani coinvolti nell’indagine della Polizia Postale di Milano conclusasi questa mattina contro la pedopornografia sono state fermate anche persone residenti a Nettuno, Pomezia e Lariano. La Polizia Postale ha effettuato perquisizioni personali e informatiche a carico di 29 persone. Il gip di Milano ha emesso anche quattro ordinanze di custodia cautelare in carico a carico di altrettante persone: si tratta di un sacerdote 49enne, un operaio 51enne e due disoccupati di 50 e 58 anni.

I 29 cittadini italiani coinvolti nell’operazione facevano parte di una rete internazionale ancora più ampia: le indagini della polizia postale di Milano hanno permesso di identificare complessivamente 233 utenti su scala mondiale che, attraverso canali di comunicazione on line definiti dagli inquirenti “nascosti e abbastanza sofisticati”, si scambiavano materiale pedopornografico. Secondo quanto emerge dalle indagini, il carattere delle immagini e dei video scambiati on line da questo gruppo di pedofili era estremamente efferato: si parla di pesanti violenze e atti sessuali commessi nei confronti di bambini minori di dieci anni, e di altri minori costretti ad atti sessuali tra loro e con animali.

Venticinque le province interessate dalla maxi operazione contro la pedopornografia online. Nel corso dell’operazione sono stati sequestrati numerosi computer, telefoni smartphone e diverso materiale informatico ritenuto di estremo interesse al proseguimento dell’attività d’indagine partita nel 2012. Gli uomini della Polizia postale sono arrivati ai pedofili monitorando alcuni siti web in cui erano presenti degli “spazi” virtuali dedicati alla condivisione di immagini personali.

Condividi.

Non è possibile commentare.